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lunedì 24 agosto 2020

Il nuovo Quizduello: sarà mai accessibile?



 Torniamo a parlare di Quizduello , in particolare stavolta del nuovo Quizduello una nuova applicazione che si basa sulla più conosciuta versione del gioco, introducendo nuove categorie, nuove animazioni e nuove modalità di gioco che consentono di sfidarsi anche in 5 persone contemporaneamente.

Il grande problema di questa applicazione, però, è che risulta completamente inaccessibile. Non solo perchè ci sono alcune componenti visive, specialmente nelle domande con immagini che sono molto frequenti, ma soprattutto perchè l’applicazione ha non è per niente compatibile con VoiceOVer.

L’assistente vocale, smette di assisterci in tutto e per tutto una volta aperta l’app, quindi non c’è nessun modo di poterla utilizzare per un non vedente. Molto difficile anche per un ipovedente, poichè quando bisogna rispondere alle domande, il tempo scorre non permettendo molto spesso al giocatore che si serve di zoom di leggere in tempo.

L’applicazione tutto sommato potrebbe teoricamente diventare accessibile, poichè sostituendo le domande con foto, con domande testuali, come accade nella prima versione di QuizDuello, sarebbe possibile anche per un VoiceOver User intraprendere una partita giocando ad armi pari con gli altri sfidanti.

Questo però non accade almeno al momento, dunque cosa possiamo fare?

Come molti di voi sanno, noi di Tecnoaccess teniamo molto all’accessibilità di questo gioco, che per adesso continua a divertirci con la sua prima versione che rimane online, funzionante e come sempre molto accessibile, infatti il torneo di quizduello che spesso organizziamo continua ad esistere proprio perchè la prima app del gioco continua a funzionare.

Ora però tocca a noi farci sentire per rendere accessibile anche il nuovo quizduello. Vi invitiamo ad inviare una mail di reclamo agli sviluppatori

lunedì 20 gennaio 2020

Whatsapp: a breve il rilascio della dark mode


Whatsapp, continua a stupirci! Dalla funzione che permette agli utenti di scegliere da chi essere aggiunti nei gruppi, alla dark mode. 
La dark mode, faciliterà agli utenti l’utilizzo della app durante le ore serali affaticando così di meno la vista. Di conseguenza, i colori classici dell’app, saranno diversi. Essa non è ancora disponibile nei nostri smartphone iOS e Android, perché i tecnici, hanno dovuto attendere l’aggiornamento di entrambi i sistemi operativi cosicché sarà possibile seguire le linee guida di entrambi. Non abbiamo una data specifica da fornire per il lancio della Dark mode. Presto, questa nuova funzione, sarà disponibile sulle versioni beta della app e più avanti anche sulla versione ufficiale. 
Vi terremo aggiornati.

Amel Mokni

domenica 19 gennaio 2020

⚠️ Nuovo limite su Facebook ⚠️


Il noto social network utilizzato da tutta la popolazione, obbliga i nuovi iscritti, ad avere un anche un account Facebook per poter accedere a Messenger. Infatti, dal 2015, Messenger permetteva un accesso slegato a Facebook, per ciò chiunque, poteva creare un account Messenger con il proprio numero telefonico, senza necessariamente effettuare la registrazione a Facebook. Questa decisione, è stata presa da poco; ed è dovuta dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone che usano Messenger, accedono già tramite Facebook.

Amel Mokni

lunedì 30 dicembre 2019

Facebook e crash con VoiceOver: Tutto ciò che sappiamo


Ormai da diverse settimane gli utenti che utilizzano la nota sintesi vocale di apple, VoiceOver, riscontrano dei problemi utilizzando l’applicazione Facebook. Il problema consiste nel crash dell’applicazione dopo un tempo di utilizzo che varia casualmente da pochi secondi dopo aver aperto l’app a pochi minuti dopo.
Probabilmente, ma questa è solo un ipotesi nata dopo aver verificato il problema su diversi dispositivi, più  datato è il Device che utilizzate, più è probabile che l’app si chiuda con più frequenza e con meno tempo di utilizzo.
Secondo le testimonianze di diversi utenti, il problema sarebbe legato alla versione più recente di Facebook, ma probabilmente anche all’interazione dell’ultima versione del social network di Mark Zuckerberg con l’ultima versione di iOS.
In minore entità si sono riscontrati problemi per chi utilizza versioni più vecchie di Android, con il crash di Facebook che quindi continua a compromettere l’esperienza di utilizzo degli utenti con necessità di utilizzare sintesi vocali.
Tutto ciò che ci resta da fare è attendere nuovi aggiornamenti che risolvano il problema, il consiglio che possiamo dare a chi ha versioni precedenti di iOS e di Facebook è quello di non aggiornare alle versioni successive per non riscontrare questo fastidiosissimo inconveniente.
Noi di tecnoaccess vi comunicheremo sviluppi sulla questione quanto prima possibile auspicando miglioramenti in merito.

Alessandro Calabrò

venerdì 30 agosto 2019

Google libri per Android



La lunga marcia dei non vedenti verso una fruizione autonoma del testo ha previsto varie tappe. Non è utile contrapporle, assegnando patenti di modernità alle nuove acquisizioni e con questo facendo decadere quelle antiche. Il Braille conserva il suo valore, anche al tempo del testo digitale, come la registrazione o la possibilità di acquisire un audiolibro. Appare però indubbio che oggi, applicazioni come Google Play libri, abbiano dilatato le nostre capacità di lettura, fornendoci a poco prezzo, la possibilitàà di accedere anche alle ultime novità editoriali. L’applicazione prevede sia audiolibri, letti da voci umane, sia libri in formato digitale, accessibili qualora sia implementata la lettura ad alta voce. Alcuni testi sono gratuiti, mentre altri si debbono pagare, ma rispetto ad un libro cartaceo costano molto poco. Naturalmente, soprattutto per i testi a pagamento, appare molto importante, dal nostro punto di vista, verificare che vi sia la lettura ad alta voce. Questo può essere verificato, scaricando, gratuitamente un anteprima del libro che ci consente anche di verificare il nostro reale interesse rispetto a quel contenuto.
Presente nel Play store, a sieme a non poche altre applicazioni, google libri è una vera e propria biblioteca, con molti testi divisi sia in categorie, cioè in argomento, sia in tipologie, fondamentalmente, come detto libri e audiolibri. Ma andiamo con ordine:
Entrati nel applicazione libri troviamo in alto in una ideale righe orizzontale i seguenti pulsanti:
I più venduti. Raccoglie i libri più venduti in questo ultimo periodo.
Pulsante audiolibri. Raccoglie i libri letti in formato audio da una voce umana.
Pulsante: Ebook raccoglie i libri digitali legibili con sintesi vocale ove sia attiva la lettura ad alta voce.
Pulsante: generi. Raggruppa i testi in base al genere letterario di appartenenza letteratura, saggistica, narrativa,ecc.Occorre prima scegliere una categoria, poi premere il pulsante: cerca. Si accederà in questo modo ad una casella di modifica in cui, naturalmente, comparirrà la tastiera.  Occorrerà quindi digitare il titolo del testo che si intende cercare. Scrivere, ad esempio: I promessi sposi.  Premere ricerca. Anche senza entrare nel libro ci verrà vocalizzato: il titolo, l’autore, il costo, la valutazione da una a cinque stelle,  l’eventuale disponibilità di un audiolibro. I promessi sposi, costa 1 euro, lo ha scritto Alessandro Manzoni, ha una valutazione non elevata tre stelle, ma appare disponibile in versione audiolibro. Questo significa che possiamo leggerlo, se lo preferiamo, anche con voce umana. Non credo che “in questo cieco mondo” ci si renda conto di quello che questo voglia dire ad esempio, per uno studente liceale che, se adeguatamente formato, può avere il libro in tutti i formati, compreso il braille se connette una barra.Personalmente sono convinto che una alfabetizzazione digitale spinta, pur implicando un grande sforzo iniziale, garantirebbe risultati di lunga durata assai significativi. Cercato il libro premere il pulsante anteprima. Scaricare l’anteprima e premere:
altre opzioni. Da qui, se presente, attivare la casella: leggi ad alta voce. Terminata l’anteprima se interessati procedere al acquisto.

Alessio Conti

lunedì 15 luglio 2019

Whatsaapp: Come usarlo con Android.

Di Alessio Conti


Whatsapp rappresenta, ancora oggi, uno dei Social più diffusi nonostante la concorrenza al suo dominio prima incontrastato si sia fatta agguerrita. Complici anche alcuni momenti in cui questa app non ha funzionato subito  riferiti da questo sito, altre applicazioni, prima fra tutte Telegam, stanno scalfendo il suo monopolio, applicazioni che, sia detto incidentalmente si usano benissimo in ambiente Android. Ma veniamo alle funsionalità fondamentali di questa applicazione:

orientiamo il telefono con la porta di caricamento rivolta verso il nostro petto. Lanciata questa applicazione troviamo, partendo dall’alto i seguenti pulsanti:

cerca. Fa apparire la casella di modifica per cercare un contatto.
Stato. Consente di aggiornare lo stato, cioè la condizione in cui ci troviamo che sarà visibile ai nostri contatti se possiamo parlare, se solo ricevere messaggi, se la batteria si sta scaricando.
 Chiamate: consente di accedere alle chiamate, archiviate in un registro e distinte tra effettuater, ricevute eventualmente perse.
In basso il pulsante:
nuova cat consente di aprire una nuova conversazione facendo comparire la lista dei contatti. Questa conversazione può esssere sia fatta di messaggi scritti sia di audio, ma può anche consistere nel invio di un video, di un documento, di una foto, della propria posizione ecc.
Il programma recepisce come contatti tutte le persone che siano registrate nella nostra rubrica telefonica e abbiano installata sul  loro  dispositivo questa applicazione assai diffusa.Vediamo ora come aprire una nuova conversazione. Se si riesce a scrivere premere:
cerca e digitare il nome dela persona con sui si intende parlare premendo cerca.
Altrimenti premere il pulsante nuova cat e scorrere l’elenco dei contatti fino a quello desiderato. Se non si riesce neppure a scorrere attivare nelle impostazioni di talkback lo scorrimento automatico  degli elenchi. Entrati nel contatto se si vuole mandare un pessaggio vocale, premere in bassi ol microfono, contrassegnato dalla dicitura: messaggio vocale. Lasciare premuto il dito parlando dopo il bip e rialsarlo solo poco dopo aver terminato. Se invece, si vuole mandare un testo scritto sempre dal contatto entrare nella apposita casella di modifica, digitare il testo e premere invia. Torniamo nella parte superiore dello schermo per segnalare la presenza del pulsante: altre opzioni. Qui troviamo oltre alla possibilità di contrassegnare i messaggi come  importanti e  di creare gruppi cioè un unsieme di persone che colloquiono tra di loro su un certo tema, anche le impostazioni dell’applicazione.
Possiamo da altrettante sezioni impostare le notifiche, ma anche accedere alla sezione aiuto in cui troviamo le questioni poste più di frequente e, ove non vi sia il problema che ci riguarda possiamo segnalarlo al servizio di supporto telematico, anche in italiano.
Lasciamo le impostazioni e torniamo al interno di una conversazione. Scorrendola troviamo i singoli elementi possiamo sapere, unicamente riguardo ai nostri messaggi, se siano stati letti con relativo orario. Ache per quanto concerne i messaggi vocali possiamo molto semplicemente capire se siano stati riprodotti. Per riprodurre un messaggio vocale, premere riproduci, immediatamente sopra il contenuto.  Per inoltrare, copiare, o eliminare un messaggio occorre acccedere  ad una finestra tramite una doppia pressione, trattenendo il dito dopo la seconda digitazione. Ove i suoni del lettore   siano attivi l’ingresso nella finestra viene segnalato acusticamente. Sempre supponendo l’orientamento del telefono con la porta di caricamento rivolta verso il petto, in alto appariranno i pulsanti:
Copia-
Inoltra.
Elimina.
Appare possibile anche eliminare un intera conversazione dall’interno della stessa premendo su: altre opzioni, poi su: altro e in fine su: elimina. Oltre che inviare messaggi od audio dall’interno di un contatto si può anche effettuare una chiamata audio o anche video. Per farlo premere gli appositi pulsanti nella parte superiore della schermata del contatto. Sempre da dentro il contatto premendo in basso: allega, possiamo inviare immagini posizioni, file di testo ecc. Ci sembra di avere descritto non certo tutte, ma almeno le più rilevanti possibilità che questa diffusa applicazione prevede.

giovedì 20 giugno 2019

Chiamata scritta



Amel Mokni

Oggi vi parliamo delle chiamate di Real Time Text riconosciuta anche come RTT; questa funzione ci permette di utilizzare il testo durante una chiamata.  Real Time Text, non è compatibile con tutti i dispositivi Android; infatti, per scoprire se la funzione RTT è compatibile con il nostro smartphone, dobbiamo rivolgerci al nostro operatore RTT.
Per attivare questa funzione, dobbiamo accedere alla app Telefono > digitiamo il numero o estraiamo il contatto tramite il pulsante contatti > facciamo flick sul pulsante chiama; attraverso un esempio vi spieghiamo come funziona; chiamiamo Mario Rossi. Mentre lo smartphone di Mario Rossi squilla, mostra un indicatore RTT. Al momento della risposta, noi potremmo dialogare scrivendo. Il testo, viene visualizzato in tempo reale. La funzione RTT, è utile anche per chiamare i servizi di emergenza e come nelle chiamate telefoniche standard, abbiamo la possibilità di effettuare più chiamate RTT.

mercoledì 19 giugno 2019

Un collega di Siri Androidiano


Di Amel Mokni

Oggi vi parliamo di Voice Access. Questa applicazione, ci permette di controllare il nostro dispositivo attraverso dei comandi vocali. Per attivare Voice Access, bisogna nell’area impostazioni del dispositivo Android > accessibilità > Voice Access attivare facendo flick nel pulsante on/off. Dal momento del l’attivazione, è possibile proseguire con i comandi come ad esempio chiedere di aprire qualsiasi app contenuta nel dispositivo; Voice Access funziona quasi come Siri:
  • Chiamate telefoniche: quando riceviamo una chiamata telefonica, nel nostro dispositivo Android, viene pronunciato il nome di chi chiama, inoltre, abbiamo la possibilità di scegliere tra accettare la chiamata o rifiutare attraverso i comandi vocali, inoltre, abbiamo anche la possibilità di tenere Voice Access attivo durante la chiamata.
  • Attivazione schermata di blocco: possiamo sbloccare lo schermo attraverso il pin con Voice Access 
Le lingue disponibili sono: inglese, spagnolo, tedesco, italiano e francese. 

giovedì 16 maggio 2019

Iniziare ad utilizzare TalkBack

Talkback rappresenta il principale lettore di schermo in ambiente android. Non è però il solo: alcuni modelli Samsung  montano, come detto, un lettore dedicato di cui ci occuperemo in una prossima puntata.
La migliore guida a Talkback si trova nello stesso strumento essendo rappresentata da un tutorial interattivo che si avvia la prima volta che attiviamo questo strumento di accessibilità.
Chi voglia imparare android lo deve eseguire con calma, sia nella sua parte di esercizzi sia nei suoi contenuti teorici. Sapersi muovere efficacemente nel lettore di schermo rappresenta la premessa imprescindibile per gestire, prima le applicazioni native del telefono, poi quelle da installare.
 Per attivare Talkback nelle versioni più recenti del sistema operativo, basterà premere contemporaneamente i tasti volumi. In altri casi può essere necessario mettere due dita sullo schermo lasciandole li per qualche secondo.
 Si entrerà in una Suite che comprende anche il lettore. Rimandando al tutorial per la gestualità  soprattutto per la sua interattività infinitamente maggiore rispetto ad un articolo scritto, ripercorriamo qui, sia pur rapidamente alcune impostazioni. Quelle che diamo sono indicazioni  di massima, non per forza le voci che troverete sul vostro telefono, soprattutto se usate versioni  precedenti  o molto personalizzate del  sistema saranno uguali alla lettera. Comunque, al netto di imprecisioni sempre possibili, possono tornare utili.
 Orientando  il telefono con la porta di caricamento rivolta verso il nostro stomaco, terminato il tutorial, il pulsante impostazioni si trova nella parte superiore dello schermo.  Prescindendo dalla attivazione  autonoma  per raggiungere Talkback occore entrare nelle impostazioni del telefono, scorrendo fino alla voce accessibilità. Nei samsung equipaggiati con assistente vocale, Talkback si trova nei servizi. Questo articolo si riferisce alla versione 6 0 1 0 1 3 7 2.  Prima di ripercorrere le impostazioni riportiamo un ulteriore numero di versione che si trova in alto:
7 3 0 2 3 9 8 4 1 5 9 4.

La prima impostazione partendo dal alto è voce. Questa sezione contiene i settaggi che riguardano a vario titolo la voce:
impostazioni di sintesi vocale:
da testo a voce. Motore preferito. Contiene i vari motori di sintesi, sia predefiniti sia eventualmente installati. Lingua: Preimpostato su: utilizzare lingua di sistema.
 Velocità riproduzione. Consente di aumentare o diminuire  la velocità con  cui la sintesi parla.
 Manovrare con cautela questa impostazione soprattutto se non si è sicuri di saper tornare alla situazione antecedente. IL pulsante ripristina, consente comunque di farlo agevolmente.
 Tono analogamente alla velocità muta con dispositivi di scorrimento il tono. Anche qui il pulsante ripristina permette di tornare alla condizione precedente.
Dopo le impostazioni di sintesi vocale, abbiamo la voce:
livello di dettaglio. Si tratta qui di capire quante e quali informazioni il lettore di schermo debba restituire al utente. Inizialmente questa funzione è settata sul massimo livello di assistenza possibile, livello che si consiglia  di  non modificare, prima di avere acquisito una certa padronanza dello strumento. Nel  livello di dettaglio possiamo chiedere che ci legga o non ci legga:
i suggerimenti vocali sul utilizzo.
Le informazioni sugli elenchi e sulle griglie, quanti elementi siano presenti in un elenco o in una griglia quante ne siano attualmente visualizzati a schermo.
Leggi il tipo di elemento legge il tipo di elemento attivo.
 Lettura vocale con schermo non attivo fornisce o non fornisce notifiche vocali quandolo  schermo è spento.
 Seguono altre impostazioni varie come l’ordine di descrizione del elemento: invia pulsante o pulsante invia.
 La maggior parte delle impostazioni di questo pannello appare costituita da caselle di controllo, cioè da interruttori che possono essere accesi, on o spenti off.
Immediatamente sotto la voce sui livelli di dettaglio la casella di controllo: usa sensore di prossimità. Originariamente attiva fa in modo che avvolgendo con il palmo della mano il sensore di prossimità si disattivi la sintesi vocale. Utile, ad esempio, mentre si registra un messaggio vocale per impedire inserti indesiderati cosa che si può fare anche inserendo le cuffie.
Sempre scendendo troviamo scuoti   per avviare  la lettura continua. Elenco con varie modalità di scuotimento che, se attivate, avviano la lettura continua di un testo. Con questa impostazione termina il primo pannello.
Casella leggi le parole chiave.
Attivando questa casella anche se siamo senza cuffie le parole chiave sono lette nelle loro lettere mentre le scriviamo. Se questa casella appare non attiva, se non abbiamo le cuffie, inserendo la parola chiave, verrà detto pallino, questo per impedire che la parola possa essere udita da altri che potrebbero usarla a nostra insaputa. Mettendo le cuffie la parola, non essendo udibile da altri, verrà letta nelle lettere che la compongono.
 Con questa impostazione termina il primo pannello, cioè quello dedicato ai ritorni vocali. Entriamo nel pannello:
altro Feedback che si occupa  di   ritorni diversi da quello vocale.
 La casella di controllo Feedback con vibrazione inizialmente attiva, fa in modo che il dispositivo vibri in corrispondenza di alcuni eventi, tipo l’impatto con una icona. Si consiglia, almeno inizialmente, di non modificare questa impostazione.
 Casella  di controllo Feedback sonoro. Originariamente attiva fa in modo che in corrispondenza di alcuni eventi: scorrimento di un elenco, impatto con un icona, ingresso in un icona, impatto con una zona bianca dello schermo, vengano emessi altrettanti suoni.  Ormai da tempo questi suoni hanno compiuto molti progressi, stabilizzandosi su un livello accettabile di riconosciblità e varietà  tanto che si consiglia, almeno in una prima fase, di lasciarli attivi per favorire l’orientamento nel lettore, preliminare rispetto a quello nel telefono.
 Sempre in questa sezione la casella attenuazione automatica audio, originariamente attiva, fa in modo che il volume del audio si attenui mentre viene riprodotto un altro contenuto sonoro, tipo un brano musicale.
Il successivo pannello appare molto importante essendo dedicato alla navigazione al interno del lettore. Troviamo qui alcune caselle di controllo. La prima partendo dal alto è scorrimento automatico elenchi. Si consiglia, almeno inizialmente, di lasciarla attiva. Una grande difficoltà appare quella di scorrere inizialmente  degli elenchi. Occorre, infatti mettere due dita aperte, modello forbice e procedere diritto dal alto verso il basso o dal basso verso l’alto. Attivano questa casella il lettore scorre per noi l’elenco pronunciando i vari elementi. 
Casella di controlo menuu contestuale come elenco. Fa in modo che le voci dei menu contestuali appaiono ordinate in  un elenco e non in modo circolare. I menu contesutali possono essere locali o globali e per il loro utilizzo si rimanda al tutorial cui si è accennato. il successivo pannello è dedicato ai gesti.
La cosa più importante  di questo pannello viene rappresentata dalla possibilità di mutare alcuni gesti classici del lettore di schermo  che risultino difficilmente  eseguibili, assegnando alle loro azioni gesti più facili. Quando parlavamo nella puntata precedente di libertà e flessibilità del sistema android facevamo riferimento, tra le altre a cose come questa. Ma potremmo tranquillamente riferirci alla disarmante semplicità con cui scaricare un brano. Solo che nel mondo orbo, o in questo cieco mondo, per dirla con dante, basta dire frammentariaetà magari senza neppure sapere cosa voglia significare, ed il cassetto android si chiude, rinunciando alla miriade di opportunità che si dischiuderebbero se lo si aprisse. Questo, se fatto da persone giovani che si affacciano al mercato del lavoro, appare un atteggiamento semplicemente incomprensibile.
La sezione sulle scorciatoie  da  tastiera mette a disposizione alcune combinazioni utili se si voglia gestire il lettore con una tastiera esterna senza fili o collegata con un cavo. Nel pannello varie, abbiamo oltre ad altre caselle il tutorial cui rimandiamo. Non abbiamo qui descritto tutte le caselle presenti, ma solo offerto una idea di massima, una mappa orientativa che va completata con la pratica ed il gusto del esplorazione. Per il resto rimandiamo al tutorial e all’esperienza di ciascuno.

Alessio Conti

mercoledì 1 maggio 2019

Direct - Instagram comunicare con i propri follower

Oggi parliamo di Direct, un’applicazione, nata nel 2013, per permettere agli utenti di Instagram di scambiare messaggi tra di loro. Questa applicazione, ci permette di condividere immagini privatamente con il destinatario, rispondere alle stories degli utenti che seguiamo, è inoltre possibile eliminare un messaggio già inviato con l’opzione annulla invio.  Andiamo ad analizzare la app: 
aprendo Direct, ci troviamo di fronte ad una schermata suddivisa in tre sezioni: 
* Sezione fotocamera: facendo flick abbiamo il nostro volto o il paesaggio ripreso dalla fotocamera del nostro smartphone; infondo allo schermo, abbiamo la possibilità di scattare una foto, scorrendo verso sinistra con il dito, VoiceOver, ci porta alla sezione effetti per dare un tocco in più alla nostra foto; scorrendo il dito ancora verso sinistra, possiamo scegliere tra registrare un video, scrivere un testo, fare un boomerang, registrare con effetto superzoom, scattare con effetto ritratto, registrare un video in modalità rewind, in fine l’opzione che ci permette di registrare un video senza tenere premuto il tasto di avvio. 
* Sezione messaggi: abbiamo in alto a destra tre opzioni; digitate un nuovo messaggio ad un nuovo mittente; ad esempio se vogliamo inviare un messaggio ad un utente che seguiamo in questo caso “Alexjanduia”, dobbiamo fare flick sull’opzione “nuovo messaggio’ rappresentata con un +, digitiamo il nome del destinatario, scorriamo con il dito verso sinistra, facciamo doppio flick sul pulsante avanti e in fine digitiamo il messaggio ad esempio “ciao!”. Successivamente, Direct, ci da la possibilità di cercare un utente a cui abbiamo già scritto un messaggio in precedenza; ad esempio cerchiamo “Alexjanduia”; facciamo doppio flick nel l’opzione cerca, rappresentata come 🔍 e digitiamo il nome del nostro utente ricercato,  scorriamo il dito da sinistra verso  destra, in fine facciamo doppio  flick quando VoiceOver pronuncerà il nome dell’utente che stiamo cercando, Direct ci porterà alla conversazione con il nostro amico. In fine abbiamo sempre in alto a destra, impostazioni rappresentato con tre linee orizzontali; due lunghe lineette laterali che partono da destra a sinistra e una centrale più corta. Facciamo flick per esplorare le impostazioni: in alto abbiano il nostro profilo con l’immagine di profilo, più in basso, il nostro nome utente ad esempio “mario_rossi1” ancora più in basso, troviamo il nostro nome utente ad esempio “Mario Rossi”. In caso possediamo due account vogliamo collegare il nostro secondo account di Instagram alla app, possiamo usufruire dell’opzione fornitaci dalla app ovvero “aggiungi account” rappresentata come un ”+aggiungi account”. Spostandoci ancora più in basso, abbiamo le opzioni relative alle storie che includono la possibilità di: nascondere la storia a qualcuno quindi non dare la possibilità a dei determinati utenti di visualizzare la propria storia, scegliere chi può rispondere alla storia ovvero dare la possibilità a tutti di rispondere, solo alle persone che segui o non dare la possibilità di rispondere. Ancora più avanti troviamo l’opzione che se attivata consente la condivisione delle nostre storie da altri utenti; dopodiché troviamo la possibilità di salvare le immagini che pubblichiamo sul nostro profilo Instagram divisa in due opzioni: abbiamo la possibilità di salvare le immagini in rullino foto e la possibilità di salvare nell’archivio. Successivamente alle impostazioni relative all’account, c’è la possibilità di segnalare un problema per spam o uso improprio, segnalare un problema facendo flick su “qualcosa non funziona” e digitando il problema che abbiamo riscontrato, in fine, direct attraverso il pulsante commenti generali, ci permette di fare una breve recensione quindi spiegare brevemente cosa ci piace o cosa potrebbe essere migliorato. Proseguendo sempre in impostazioni, abbiamo la possibilità di controllare lo stato di attività ovvero mostrare agli utenti la nostra ultima attività su Instagram. Più avanti, sempre in impostazioni, troviamo condizioni e privacy; facendo flick su condizioni, si apre una finestra contenente la guida sulle condizioni d’uso; più avanti, troviamo librerie we use, de in fine il centro assistenza. 
* Sezione storie: qui possiamo visualizzare tutte le storie degli utenti che seguiamo 
* In fine la sezione Instagram che ci fa accedere alla app direttamente da Direct senza doverla cercare nella home dell’iPhone.

Amel Mokni

martedì 30 aprile 2019

Perché provare anche android


In questo articolo un po’ diverso dal solito parliamo di android, spesso sottovalutato da noi ipo o non vedenti,ma anche lui molto accessibile 

Il sistema Android, montato su prodotti di varia tipologia e natura dai telefoni agli elettrodomestici, fino ai televisori, rappresenta una grande opportunità non adeguatamente sfruttata. Con questo articolo cercheremo di spiegare quali siano i vantaggi di un uso, anche promisquo, di android. Per uso promisquio intendo che un utente apple, può provare anche questa piattaforma. Può farlo perché la diversità e la pluralità di esperienze, rappresentano sempre e comunque una ricchezza. Ma anche per alcuni vantaggi per così dire pratici: potrà più facilmente scaricare musica sui suoi dispositivi, certo, dovrà imparare qualche gesto, ma disporrà di apparecchi di varie prezzo  e natura per cui partendo da 300 euro può già avere un dispositivo più che discreto con cui gestire i social, la posta, la parte telefonica, leggere libri, tranne quelli del libro parlato che non ha ancora implementato l’applicazione per questa piattaforma e speriamo lo faccia. Solitamente per non passare ad android, che non vuol dire necessariamente usare solo android, si usano varie argomentazioni che proverò a avversare, mostrando cme siano o infondate, o comunque esagerate.
La prima argomentazione parte da un dato vero, ma ne amplifica le conseguenze in modo secondo me indebito, generando timori che, se prevenuti adeguatamente, non hanno ragioni di essere. Si dice:
android ha la frammentarietà. Parola difficile per un concetto semplice: ci sono tanti dispositivi, tante case, ciascuna delle quali personalizza a suo modo il telefono. Questo naturalmente è vero, ma è esagerato far discendere da questa considerazione una cascata di paure tali da scoraggiare l’uso. Direi almeno per due ragioni:
oggi sappiamo quali siano i prodotti accessibili e, se ci limitiamo a quelli non avremmo difficoltà salvo quella, non imposssibile, di imparare nuovi gesti.
La seconda ragione risiede nella natura di android stesso che prevede una grande libertà per cui, se una o più applicazioni native del telefono non fossero accessibili, le possiamo sempre sostituire con altre applicazioni impostandole come predefinite. Di fatto , anche solo navigando in rete, esistono repertori di applicazioni accessibili per soddisfare le più comuni esigensze.  In android esistono due lettori di schermo che sono entrambi dotati di una guida interattiva: si tratta di un insieme di contenhuti teorici e di esercitazioni pratiche che, se eseguiti con calma e interamente, consentono al utente di imparare i principali gesti.
 Anche da questo punto di vista, la flessibilità di android rappresenta una grande opportunità perché , almeno in Talkback, presente o comunque installabile su tutti i prodotti android, è possibile cambiare gesti che eventualmente non si fosse in grado di eseguire. Questo avviene nella sezione  gestione  gesti usando quelli non assegnati a nessuna azione.
Il secondo lettore di schermo in android si chiama assistente vocale ed è presente, non su tutti ma solo su alcuni prodotti della Samsung: in particolare le serie a ed s , oltre ai note successivi al 4. Questi prodotti possono , comunque essere gestiti anche con Talkback che si trova nella sezione servizi. Normalmente Talkback si trova nella sezione accessibilità id cui parleremo. Qui diciamo solo che si può facilmente creare un icona dedicata alla accessibilità nel menu spegnimento.
 Oltre ad una varietà di lettori di schermo, abbiamo anche molte sintesi vocali: dalla vecchia, ma ancora valida Eloquence, alle voci della Vocalizer, fino a Espeak voce del lettore di schermo N.V, D, A. Molte di queste voci , attivando l’apposita casellina nel pannello delle loro impostazioni, sono in grado di leggere le faccine.
 Tra le tastiere una delle più accessibili è quella di Google che può essere installata ed impostata come predefinita su qualsiasi telefono. Con questa tastiera, dotata di un pannello di impostazioni molto ricco, si possono facilmente gestire anche i suggerimenti ortografici, situati immediatamente sopra alla tastiera letteraria. Questo facililita la digitazione. Appare disponibile anche la dettatura vocale che si avvia con apposito bottone. Il sistema android è disponibile anche in una versione pura, detta stok che è preferibile acquistare proprio per non incorrere in problemi sulle personalizzazioni che, pur se agirabili, possono rappresentare per chi inizia uno scoglio.
 Naturalmente l’acquisto del telefono va valutato con cura soprattutto in base alle proprie esigenze e non è certo questa la sede per pubblicizzare uno o l’altro dispositivo. Si possono però indicare alcune caratteristiche tecniche: 2 giga di rami minimo, meglio se tre. Un buon processore. Va valutata anche la sintesi vocale con cui si intende usare il dispositivo: infatti se Eloquence e, ancor più Espeak necessitano di poche risorse per girare, le voci di alta qualità delle Vocalizer consumano di più. Va però detto che acquistando una voce vocalizzer si possono scaricare due versioni: quella ad alta qualità e una detta compatta, meno pesante e quindi più adatta a dispositivi meno performanti. 
 Invito Tutti a provare questo nuovo sistema, nuovo non in senso assoluto ma nuovo perché sempre più accessibile. Personalmente lo uso da molti anni e lo ho visto crescere sia come prestazioni, sia, soprattutto come accessibilità-.Nelle  prossime puntate parleremo dei lettori di schermo e di altri aspetti.

Alessio Conti 


giovedì 25 aprile 2019

JUST EAT ordini a domicilio come e dove vuoi


oggi vi parliamo di un'applicazione molto popolare che ha lo scopo di trovare ristoranti in base alla zona di residenza dell’utente.
Avviando la app, ci troviamo di fronte ad una schermata dove: nella parte inferiore troviamo tre pannelli, che se premuti, ci portano a tre tipi di finestre. Analizzandoli uno ad uno troviamo:

  • Ristoranti: è il primo pannello nella parte inferiore sinistra dello schermo. In questa schermata troviamo: nella parte superiore dello schermo,  una fotografia che trae una pizza margherita adagiata in un contenitore aperto. Nella parte destra della fotografia, troviamo delle posate, ancora più a destra, invece c’e una ciotola trasparente contenente l’insalata dove accanto ad essa, troviamo due piatti posizionati uno sull’auto; nel piatto superiore troviamo un po’ di insalata ed in fine al centro dell’immagine troviamo la scritta JUST EAT. È stata introdotta questa immagine perché rappresenta il vero scopo di questa app ovvero fare da tramite e comunicare con vari ristoranti per un servizio più confortevole. Dopo aver analizzato l’immagine, ci spostiamo verso il basso; qui troviamo, una barra di ricerca che ci da la possibilità di figurare la nostra posizione o ricercarla automaticamente tramite il gps. Ancora più in basso, troviamo un riquadro su scritto “Ripeti l’ordine” che se figurato, ci permette di rifare un ordine già effettuato in precedenza. Questa opzione, compare solo agli utenti che hanno già usufruito del servizio. Più in basso, troviamo un piccolo elenco con miniatura fotografica delle cucine più richieste. 
  • Ordini: questo pannello contiene gli ordini effettuati in precedenza. Analizzando la schermata, troviamo: in alto la scritta “Ordini” spostandoci più giù troviamo un elenco dei nostri ordini dal meno recente al più recente.
  • Aiuto: se non abbiamo un account Just Eat, troviamo: la sezione servizio clienti, che con un flick, ci porta ad una sezione del servizio di assistenza. Andiamo ad analizzare: nella parte superiore dello schermo, troviamo una frase di benvenuto seguita da una domanda “Benvenuto. Come possiamo aiutarti?” Più in basso, troviamo una barra di ricerca, dove poter digitare una domanda; facendo flick nella barra di ricerca, troviamo nella sessione sottostante della barra di ricerca, diverse domande consigliate dalla app; come ad esempio: come fa un ristorante a mettersi in contatto con me in caso di bisogno,  come faccio se sono allergico a qualcosa etc... ritornando alla schermata di aiuto, sempre sotto la barra di ricerca, ci sono altre domande curiose con una miniatura ad esempio: prendiamo in considerazione la seconda domanda “il mio ordine è in ritardo, cosa posso fare?” In questa domanda, come miniatura troviamo una sveglia di colore rosso posizionata a sinistra poco prima del testo. Dopo le numerose domande, troviamo tre pulsanti che in caso, l’utente non è soddisfatto delle risposte date dalle domande messe a disposizione dalla app, c’è la possibilità di: chattare con un operatore che risponderà ad ogni domanda in tempo reale, poi abbiamo il pulsante “preferisci chiamare” che con un flick ci porta ad una schermata con su scritto: “chiama il nostro servizio clienti” più in basso troviamo scritti che il tram dì Just Eat, è sempre a disposizione dell’utente in ogni giorno dalle dieci di mattina fino alle quattro di notte. 
Dopo aver effettuato un ordine, abbiamo la possibilità di impostare un orario oppure scegliere l’opzione “Consegna il prima possibile” che permette all’operatore di scegliere un orario per la consegna; solitamente rientra negli orari sotto elencati. Infine, riceveremo una mail con la conferma di esso; questa mail contiene il testo di ringraziamento per l’ordine effettuato, l’orario di consegna ed infine il numero del ristorante che possiamo contattare in qualsiasi momento.
Quando l’ordine è pronto per partire verso la nostra destinazione, riceveremo una notifica; infine se l’ordine E stato di nostro gradimento, abbiamo la possibilità di effettuare una recensione per conto del ristorante.

Amel Mokni

domenica 21 aprile 2019

Messenger si aggiorna: Darkmode e altre novità

L’ultimo aggiornamento di Facebook Messenger porta importanti novità, noi analizzeremo le due più rilevanti, tra le quali una che farà molto piacere agli utenti ipovedenti.
Spesso, io così come sicuramente molti altri utenti ipovedenti, abbiamo usufruito dell’impostazione inverti colori o, meglio ancora, inverti colori Smart per navigare nelle applicazioni con sfondo bianco come whatsapp, Facebook, o appunto messenger.
Con l’ultimo aggiornamento, Facebook messenger integra in se la possibilità di attivare la darkmode, nota anche come modalità scura o modalità a sfondo nero.
Con questa opzione, lo sfondo di messenger diventerà nero senza necessità di dover ricorrere a inverti colori Smart, ne gioverà la batteria del vostro iPhone ed inoltre per alcuni utenti ipovedenti sarà più facile leggere i messaggi e spostarsi tra i menu dell’applicazione.
Per attivare la darkmode, aprite messenger e cliccate sulla vostra immagine del profilo in alto a destra accanto all’intestazione chat (Il VoiceOver leggerà la vostra immagine del profilo come “impostazioni”); una volta aperte le impostazioni, cliccate su “Attiva/disattiva la modalità a sfondo nero” ed il gioco è fatto.

L’altra importante novità è la possibilità di inviare un messaggio di risposta, proprio nello stesso modo nel quale è possibile farlo su whatsapp già da tempo
Per inviare un messaggio di risposta, fate un Flickr verso destra passando il dito sul messaggio a cui rispondere, oppure se avete il VoiceOver attivo, dopo che la sintesi vocale e posizionata sul messaggio, fate un doppio tocco e, senza rilasciare, fate un flick verso destra. Questo e l’unico modo per i VoiceOver user poiché non è possibile inviare un messaggio di risposta con i flick verso l’alto o verso il basso come è possibile fare invece su whatsapp.

Alessandro Calabrò e Amel Mokni

venerdì 12 aprile 2019

Audible, più di 50000 audiolibri nel tuo smartphone



Audible è una piattaforma per l’ascolto di audiolibri uscita in Italia nel 2016. È diventata molto conosciuta poichè la piattaforma appartiene ad Amazon, che la acquistò per circa 300 milioni di dollari.
Il funzionamento è piuttosto intuitivo e semplice, si scarica l’app, ci si registra o si accede con il proprio account Amazon ed è subito disponibile il primo mese di prova gratuito. La formula è quella dell’abbonamento, potete quindi passare tutte le ore che volete ascoltando audiolibri. Insomma, una sorta di Netflix per audiolibri. Dopo il mese di prova gratuito il prezzo mensile è di €9,90.

Naturalmente conviene solo se siete lettori accaniti, altrimenti probabilmente conviene acquistare solo i libri che vi interessano su iBooks.


Ecco alcuni vantaggi di audible



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1. Io personalmente Non spenderei mai 15 o più euro per comprare un audiolibro di un genere che non rientra tra i miei preferiti o di un autore a me completamente sconosciuto, maCon Audible è diverso, dal momento che pago una quota fissa posso permettermi di scaricare qualche libro che altrimenti non comprerei.

2. Non troverete soltanto audiolibri, ma anche podcast, guide turistiche, corsi di inglese, corsi di lingue etc.

3. è possibile ascoltare i libri anche offline.



  L’applicazione con voiceover


L’applicazione è divisa in 5 pannelli: Home, Libreria,Lettore, Esplora, Altro.

Home
Nel pannello Home possiamo trovare un pò di tutto, ovvero ‘’I miei ultimi audiolibri’’, che  come da intestazione indica gli ultimi audiolibri scaricati e/o ascoltati,  Nuove uscite, suggerimenti, best seller etc.

Libreria
Qui troviamo tutti gli audiolibri che abbiamo scaricato

Lettore 
Qui troviamo il lettore che ci permette di riprodurre l’ultimo audiolibro selezionato dal precedente pannello ‘’libreria’’

Esplora
Qui troviamo i libri consigliati per noi, le nuove uscite, gli audiolibri più scaricati etc.

Altro
Qui troviamo diversi pulsanti come ‘’me’’ che ci permette di visualizzare quante ore e quanti minuti abbiamo ascoltato un audiolibro nella data odierna, inoltre troviamo le impostazioni e le novità

Alessandro Calabrò

domenica 10 marzo 2019

Netflix: storia e app per Android


Su Tecnoacess già si era parlato dell’applicazione Netflix per IOS.
Oggi vi porto un articolo sull’utilizzo dell’app Netflix e in sintesi parte della sua storia, per chi utilizza il sistema Android
Netflix è acessibile anche per chi utilizza dispositivi con il sistema Android. Aperta l’applicazione potrete scegliere tra  un catalogo ricco di film e serie.
Purtroppo, veramente pochi, al momento, possiedono anche l’audiodescrizione per ora solo in lingua inglese. Ne cito alcune, Easy Girl e Shadowhunters etc…. Per attivare l’audiodescrizione, aprite l’applicazione Netflix, scegliete una serie televisiva o un film , nelle opzioni sottotitoli o audio verificates e è presente l'audiodescrizione, attivatela  e buona visione e buon ascolto!
Netflix è una società operante nella distribuzione via Internet di film, serie televisive e altri contenuti d'intrattenimento. È stata fondata da Reed Hastings e Marc Randolph il 29 agosto 1997 a Scotts Valley, in California.
Dal 2008 l'azienda ha attivato un servizio di streaming online on demand, accessibile tramite un apposito abbonamento che comprende piano base a 7,99 euro standard a 10,99  e premium 13,99.
Dal 2010, l’offerta  dell’app Netflix si  è espansa in molti paesi, in particolare Sudamerica e in Europa.
Netflix è entrato nel settore della produzione nel 2013, presentando la sua prima serie, House of Cards. Da allora ha notevolmente ampliato la produzione di film e telefilm, offrendo sempre più contenuti "originali Netflix”.
Nel 2016 sono state pubblicato circa 126 serie o film originali, più di qualsiasi altro network o canale via cavo. Ad aprile 2018 Netflix ha raggiunto i 125 milioni di utenti abbonati in tutto il mondo, di cui 56,71 milioni negli Stati Uniti.
Valentina Vignali


martedì 15 gennaio 2019

Assistente Vocale - L'alternativa android.

Come forse molti non sanno esiste una valida alternativa a voiceover anche nel mondo android.
Sulla scia di quanto ha fatto apple negli scorsi anni anche Google ha aperto gli occhi sul mondo della disabilità e ha fatto notevoli passi avanti. Le ultime versioni di Android hanno una sintesi vocale in italiano nella quale si può scegliere l’alternativa che si preferisce, maschile o femminile.
Infine con meno di 4 euro si possono scegliere delle voci a scelta in tutti gli idiomi con l'App Vocalizer.

Per quanto riguarda il motore di sintesi vero e proprio senza innescare una guerra ideologica se sia meglio IOS o Android, l'uso delle ultime versioni è veramente facilitato, riconosce e gestisce molto bene le più diffuse App, Whatsapp, Facebook, Youtube ecc. e apre il mondo verso le altre milioni di app del mondo android che sono quasi sempre gratuite.

Insomma consiglio prima di giudicare o scegliere di provare..

Valentina Vignali