martedì 30 aprile 2019

Perché provare anche android


In questo articolo un po’ diverso dal solito parliamo di android, spesso sottovalutato da noi ipo o non vedenti,ma anche lui molto accessibile 

Il sistema Android, montato su prodotti di varia tipologia e natura dai telefoni agli elettrodomestici, fino ai televisori, rappresenta una grande opportunità non adeguatamente sfruttata. Con questo articolo cercheremo di spiegare quali siano i vantaggi di un uso, anche promisquo, di android. Per uso promisquio intendo che un utente apple, può provare anche questa piattaforma. Può farlo perché la diversità e la pluralità di esperienze, rappresentano sempre e comunque una ricchezza. Ma anche per alcuni vantaggi per così dire pratici: potrà più facilmente scaricare musica sui suoi dispositivi, certo, dovrà imparare qualche gesto, ma disporrà di apparecchi di varie prezzo  e natura per cui partendo da 300 euro può già avere un dispositivo più che discreto con cui gestire i social, la posta, la parte telefonica, leggere libri, tranne quelli del libro parlato che non ha ancora implementato l’applicazione per questa piattaforma e speriamo lo faccia. Solitamente per non passare ad android, che non vuol dire necessariamente usare solo android, si usano varie argomentazioni che proverò a avversare, mostrando cme siano o infondate, o comunque esagerate.
La prima argomentazione parte da un dato vero, ma ne amplifica le conseguenze in modo secondo me indebito, generando timori che, se prevenuti adeguatamente, non hanno ragioni di essere. Si dice:
android ha la frammentarietà. Parola difficile per un concetto semplice: ci sono tanti dispositivi, tante case, ciascuna delle quali personalizza a suo modo il telefono. Questo naturalmente è vero, ma è esagerato far discendere da questa considerazione una cascata di paure tali da scoraggiare l’uso. Direi almeno per due ragioni:
oggi sappiamo quali siano i prodotti accessibili e, se ci limitiamo a quelli non avremmo difficoltà salvo quella, non imposssibile, di imparare nuovi gesti.
La seconda ragione risiede nella natura di android stesso che prevede una grande libertà per cui, se una o più applicazioni native del telefono non fossero accessibili, le possiamo sempre sostituire con altre applicazioni impostandole come predefinite. Di fatto , anche solo navigando in rete, esistono repertori di applicazioni accessibili per soddisfare le più comuni esigensze.  In android esistono due lettori di schermo che sono entrambi dotati di una guida interattiva: si tratta di un insieme di contenhuti teorici e di esercitazioni pratiche che, se eseguiti con calma e interamente, consentono al utente di imparare i principali gesti.
 Anche da questo punto di vista, la flessibilità di android rappresenta una grande opportunità perché , almeno in Talkback, presente o comunque installabile su tutti i prodotti android, è possibile cambiare gesti che eventualmente non si fosse in grado di eseguire. Questo avviene nella sezione  gestione  gesti usando quelli non assegnati a nessuna azione.
Il secondo lettore di schermo in android si chiama assistente vocale ed è presente, non su tutti ma solo su alcuni prodotti della Samsung: in particolare le serie a ed s , oltre ai note successivi al 4. Questi prodotti possono , comunque essere gestiti anche con Talkback che si trova nella sezione servizi. Normalmente Talkback si trova nella sezione accessibilità id cui parleremo. Qui diciamo solo che si può facilmente creare un icona dedicata alla accessibilità nel menu spegnimento.
 Oltre ad una varietà di lettori di schermo, abbiamo anche molte sintesi vocali: dalla vecchia, ma ancora valida Eloquence, alle voci della Vocalizer, fino a Espeak voce del lettore di schermo N.V, D, A. Molte di queste voci , attivando l’apposita casellina nel pannello delle loro impostazioni, sono in grado di leggere le faccine.
 Tra le tastiere una delle più accessibili è quella di Google che può essere installata ed impostata come predefinita su qualsiasi telefono. Con questa tastiera, dotata di un pannello di impostazioni molto ricco, si possono facilmente gestire anche i suggerimenti ortografici, situati immediatamente sopra alla tastiera letteraria. Questo facililita la digitazione. Appare disponibile anche la dettatura vocale che si avvia con apposito bottone. Il sistema android è disponibile anche in una versione pura, detta stok che è preferibile acquistare proprio per non incorrere in problemi sulle personalizzazioni che, pur se agirabili, possono rappresentare per chi inizia uno scoglio.
 Naturalmente l’acquisto del telefono va valutato con cura soprattutto in base alle proprie esigenze e non è certo questa la sede per pubblicizzare uno o l’altro dispositivo. Si possono però indicare alcune caratteristiche tecniche: 2 giga di rami minimo, meglio se tre. Un buon processore. Va valutata anche la sintesi vocale con cui si intende usare il dispositivo: infatti se Eloquence e, ancor più Espeak necessitano di poche risorse per girare, le voci di alta qualità delle Vocalizer consumano di più. Va però detto che acquistando una voce vocalizzer si possono scaricare due versioni: quella ad alta qualità e una detta compatta, meno pesante e quindi più adatta a dispositivi meno performanti. 
 Invito Tutti a provare questo nuovo sistema, nuovo non in senso assoluto ma nuovo perché sempre più accessibile. Personalmente lo uso da molti anni e lo ho visto crescere sia come prestazioni, sia, soprattutto come accessibilità-.Nelle  prossime puntate parleremo dei lettori di schermo e di altri aspetti.

Alessio Conti 


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